Le ustioni ambulatoriali sono una patologia traumatica acuta, non rara, di competenza specialistica, mortale nelle sue espressioni maggiori. L’ustione provoca un danno sia della cute con i suoi componenti, che delle strutture sottostanti con un meccanismo che può essere termico, chimico, elettrico, radiante o combinato.
Un’accurata valutazione dell’estensione e della profondità dell’ustione è necessaria per la corretta stima della gravità e della prognosi. Dal punto di vista clinico-assistenziale e prognostico le ustioni ambulatoriali vengono distinte in maggiori, intermedie e minori. Sono definite ustioni minori e possono essere trattate anche in regime ambulatoriale, quelle con estensione inferiore al 15% della superficie cutanea totale (s.c.t.) nell’adulto (10% nei bambini e negli anziani), ustioni di terzo grado con estensione < al 2% della superficie cutanea non coinvolgenti aree critiche quali il volto, le mani, i piedi (rischio di inabilità per perdita di funzionalità), il perineo ed i genitali (alto rischio di contaminazione batterica ed ischemia da decubito).
In questo vademecum a cura dei dottori Michela Venturi, Catuscia Orlandi, Rosina Biondo e Davide Melandri, del SC Centro Grandi Ustionati e Dermatologia Cesena (Forlì) e del SC Medicina Riabilitativa, Ospedale “M. Bufalini” dell’Ausl Romagna, sono esposti gli approfondimenti riguardo ai protocolli di gestione, epidemiologia ed eziologia, classificazione, primo intervento, diagnosi e trattamento e molto altro delle infezioni causate dalle ustioni.
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Alla voce “Ustioni Ambulatoriali: protocolli di gestione” la pubblicazione ufficiale, con approfondimenti e immagini esplicative.
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