Riparte “Chiedi al tuo dermatologo”, un’iniziativa promossa da Novartis e patrocinata da ADOI, SIDeMaST e A.DI.PSO che nasce con il proposito di incoraggiare le persone affette da psoriasi a rivolgersi al dermatologo per trovare nuove soluzioni e risposte ai problemi della pelle e migliorare la qualità della propria vita.
La campagna informativa di Novartis partirà il 4 Marzo 2019, con spot trasmessi via radio su alcune delle principali emittenti italiane e continuerà per tutto l’anno con numerose e interessanti iniziative. È già a disposizione di tutti gli interessati il portale www.lapelleconta.it, ricco di informazioni sulla Psoriasi, sui centri specializzati e sull’importanza del rapporto che una persona affetta da questa malattia deve instaurare con il proprio medico.
Psoriasi: l’importanza del dialogo dermatologo-paziente
Grazie ai continui progressi della ricerca clinica, anche le modalità per la gestione e il trattamento della psoriasi sono sempre in evoluzione. È fondamentale quindi che chi è affetto da questa patologia si affidi al suo dermatologo in modo da ricevere costantemente le cure migliori e più adatte al proprio caso specifico. “Compito del dermatologo – commenta Francesco Cusano, Presidente ADOI – è, fra gli altri, sviluppare un dialogo con il paziente che si fondi sulla reciproca fiducia e consenta quindi alla persona con psoriasi di condividere le aspettative per una qualità di vita migliore”.
Che cos’è la psoriasi
La psoriasi è una patologia cutanea cronica, infiammatoria e non contagiosa, che colpisce la pelle e/o le unghie e le articolazioni. Si stima che interessi oltre 125 milioni di persone in tutto il mondo. Si tratta di una malattia in alcuni casi invalidante, che può provocare lesioni cutanee che causano prurito, rossore, desquamazione e spesso si associano a dolori articolari e alterazioni metaboliche. La gravità è variabile: dalla comparsa di un numero esiguo di lesioni cutanee fino all’interessamento di tutta la superficie corporea. Si tratta, dunque, di una patologia che ha spesso un impatto importante anche sulla sfera psicologica del paziente, sui suoi rapporti sociali e su quelli familiari.