di Benedetta Miglino e Massimo Gattoni
Le famiglie italiane sono più attente a proteggere i bambini dal sole rispetto a un decennio fa, ma ancora 1 bambino su 4 ha riportato almeno una scottatura solare.
L’esposizione solare e le scottature durante l’infanzia sono associati ad un aumentato rischio di sviluppo di tumori cutanei in età adulta (melanoma e carcinoma basocellulare soprattutto).
Nei bambini la pelle è particolarmente vulnerabile: come emerge da uno studio americano del 2017, è considerato aumentato in soggetti esposti in modo non corretto il rischio di danno da parte delle radiazioni UVA (un tipo di radiazione emesso dai raggi solari) già nei primi 6 mesi di vita.
Il concetto più importante da trasmettere ai bambini (e non solo) riguarda l’importanza di seguire le regole della fotoprotezione, tra le quali quelle di evitare scottature solari, non esponendosi al sole durante le ore centrali della giornata (h 11-16), facendo indossare indumenti adeguati ai più piccoli, utilizzando sempre fattori di protezione solari anche se si staziona all’ombra durante la giornata.
Filtri solari: come scegliere quello giusto?
È necessario ricordare che i filtri solari sono la nostra prima arma contro le scottature. In commercio esistono numerosi prodotti con filtri solari; gli ultimi arrivati sono protettori contro UVA e UVB ad ampio spettro ed offrono una migliore protezione. È indispensabile però scegliere un fattore di protezione (SPF) adeguato in base al nostro fototipo (classificazione che oltre al colore dei capelli/occhi, tiene conto della capacità di scottarsi dopo l’esposizione solare). La protezione pertanto dovrà essere tanto più alta quanto più è basso il fototipo. Per i nostri bambini è assolutamente necessario utilizzare sempre un filtro molto alto, ovvero un SPF 50+, evitando l’utilizzo di alcuni fattori organici, causa a volte di fotoallergie. Per questo motivo è bene leggere l’INCI presente sulle etichette dei vari prodotti (ovvero “gli ingredienti” della crema) in cui non devono essere presenti: PABA derivati, cinnamati, benzofenoni e octotrileni. Sulla stessa etichetta è inoltre riportato la durata del prodotto dal momento dell’apertura: è bene non utilizzarlo oltre tale data in quanto la fotoprotezione non sarebbe più garantita. Ricordo anche che i filtri solari vanno riapplicati ogni 2/3 ore e in opportune quantità, in quanto agenti fisici come il sudore, la sabbia e l’acqua ne riducono la potenza. Per i più piccini è doveroso ricordare l’utilizzo di abbigliamento adeguato (cotone leggero) e cappellino durante le giornate estive anche in città.
Gli effetti benefici del sole
Infine voglio soffermarmi su uno degli effetti benefici del sole (UVB), ovvero l’aumento della sintesi di un’importantissima vitamina: la vitamina D. Essa è indispensabile per il buon accrescimento osseo e neuromuscolare. È sufficiente una breve esposizione solare (15 minuti circa), tenendo a mente le regole sopracitate, per avere un significativo aumento della sintesi di questa vitamina. Questo effetto è dovuto al fatto che i filtri solari in commercio non sono completamente schermanti le radiazioni solari.
Concludo ricordando come per noi genitori il miglior modo per far seguire una corretta esposizione solare ai propri figli sia il buon esempio: quindi in borsa creme adatte a grandi e piccini e buona estate!